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Il coccodrillo che non amava l’acqua

Il coccodrillo che non amava l'acqua Book Cover Il coccodrillo che non amava l'acqua
Gemma Merino
Valentina Edizioni

Tutti sanno che i coccodrilli amano l'acqua. Bene, questo coccodrillo proprio NO! Arrampicarsi sugli alberi è molto più divertente che nuotare... Siamo così sicuri che sia proprio un coccodrillo?

Tutti sanno che i coccodrilli amano l’acqua. Bene, questo coccodrillo proprio NO! Arrampicarsi sugli alberi è molto più divertente che nuotare… Siamo così sicuri che sia proprio un coccodrillo?

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Mangerei volentieri un bambino

Mangerei volentieri un bambino Book Cover Mangerei volentieri un bambino
Sylviane Donnio
Babalibri

Ogni mattina, mamma Coccodrillo porta ad Achille delle ottime banane per la sua prima colazione, ma, un bel giorno, ad Achille viene un'idea assurda e irrealizzabile: quella di mangiare un bambino.

Ogni mattina, mamma Coccodrillo porta ad Achille delle ottime banane per la sua prima colazione, ma, un bel giorno, ad Achille viene un’idea assurda e irrealizzabile: quella di mangiare un bambino.

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Liberatemi!

LIberatemi! Book Cover LIberatemi!
Alex Sanders
Babalibri 2008

Sarà forse merito degli studi di cinema, o della lunga esperienza di Alex Sanders nel campo dei libri destinati ai piccolissimi, fatto sta che questo cartonato quadrato è un gioiello di narrazione, perfetto per concisione e per semplicità, adatto ai bambini a partire dai due anni.
Dalle aperture della copertina si intravede un orsetto giallo che reclama: "Liberatemi!" - così recita il titolo - ed è già l'inizio del racconto. Chiama direttamente in causa il lettore. Infatti è sufficiente girare pagina per rispondere alla richiesta e liberare l'orsetto, e così facendo interagire col personaggio, partecipare alla storia.
Alex Sanders ha trovato un modo genialmente semplice per coinvolgere il lettore, per fare in modo che egli, fin da piccolo, giochi un ruolo attivo, per renderlo "il lettore ideale".

Ottima mossa, orsetto! Un orsetto chiuso in una triste e robusta gabbia ha un inaspettato colpo di fortuna: qualcuno, non si sa chi, lo libera. Ah! Che felicità camminare libero e spensierato nel bosco, raccogliendo fiori e godendosi la bella giornata. Peccato che un coccodrillo con la pancia vuota abbia messo gli occhi sull'orsetto. Come farà a salvarsi la pelliccia?

Ottima mossa, orsetto! Un orsetto chiuso in una triste e robusta gabbia ha un inaspettato colpo di fortuna: qualcuno, non si sa chi, lo libera. Ah! Che felicità camminare libero e spensierato nel bosco, raccogliendo fiori e godendosi la bella giornata. Peccato che un coccodrillo con la pancia vuota abbia messo gli occhi sull’orsetto. Come fare a salvare la pelliccia? Liberatemi!

L’orsetto passeggia, coglie i fiori, racconta di temere Coccodrillo, che è grande, spaventoso, di colore verde: “Se arrivasse… mi mangerebbe in un boccone”, e, manco a dirlo, eccolo apparire alla pagina successiva.
Sono qui presenti gli ingredienti fondamentali della narrazione: i protagonisti, il contesto, le azioni, il conflitto, oppure, in senso fiabesco, l’eroe, l’antagonista, la prova da superare. Ma cosa permette a Orsetto di mettere nel sacco Coccodrillo? È il lettore che, chiudendo il libro, lo imprigiona in quella stessa gabbia che inizialmente conteneva l’orsetto. Chi avrebbe mai pensato che il semplice girar di pagina, gesto che addirittura precede la decodificazione delle lettere, fosse così importante?
Alex Sanders mette in scena in modo straordinariamente chiaro il complesso rapporto tra libro e lettore: il libro è un oggetto, potrebbe essere anche una gabbia – racchiude una storia che narra di personaggi e di azioni. Leggerla la rende viva, consente di liberarne gli attori, permette al bambino di parteciparvi in prima persona. Facendo esperienza di elementari meccanismi letterari, il piccolo lettore entra in relazione con qualcosa di ben più ampio: la letteratura.
Il testo verbale essenziale, le coloratissime figure dal contorno netto, il plot semplice, collocano il libro tra le prime letture; e tuttavia il ritmo infallibile inizia il bambino a quel grande, complesso gioco che è il leggere. Ed è così che l’autore esercita la sottile e difficile arte di divertire i bambini, di risvegliarne l’immaginazione, di conquistarli alla lettura. Facciamone tesoro.

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