minestra

La strega della minestra – Cornabicorna

Cornabicorna Book Cover Cornabicorna
Magali Bonniol e Pierre Bertrand
Babalibri

“Mangia la minestra!”
“Nooo, non voglio!”

Questa storia ci parla di una delle situazioni familiari più globalizzate che si possano immaginare: il rifiuto della minestra ( o degli spinaci, del pesce, della carne, eccetera).

Cosa?
Dite che ai vostri figli piace la minestra?
Cosa?
Non fanno i capricci a tavola?
Cosa?
Puliscono sempre il piatto e non lasciano avanzi?

Beh allora, lasciate perdere questo post …
Se invece il vostro caso è proprio questo, dovete leggere:

Cornabicorna di Bonniol Magali e Bertrand Pierre, Babalibri

“Mangia la minestra!”
“Nooo, non voglio!”
Sono le due frasi con cui inizia un lungo braccio di ferro, incontri bilaterali, trattative, risoluzioni, mediazioni, chiusure, faccia a faccia, minacce, ritorsioni, ricatti, seduzioni, paure e chi ne ha più ne metta.
Ma la minestra è sempre lì.
Sempre più densa.
Sempre più fredda.
Vista da fuori a volte è divertente, ma certo per chi la vive in prima persona è una situazione dura, sfiancante e irritante.
E poi  ne va di mezzo l’orgoglio di genitore e allora si vuole prevalere, imporsi (“perché se comincio a mollare ora poi cosa farò quando sarà adolescente?”).

E se non fosse questa la strada giusta (quella delle minacce e delle paure intendo …)? Se tentassimo di costruire un dialogo e cioè decidere di ri-conoscere  dignità a quello che sente nostro figlio e alle parole che dice?

E’ più importante affermare la nostra autorità genitoriale (dopotutto un o’ di minestra, anche se mangiata per forza, non ha mai fatto male a nessuno …) oppure utilizzare anche questa situazione per conoscere qualcosa di nuovo dei nostri figli? 

Una storia come questa può essere un ottima alternativa a minacce come:
” SE NON MANGI LA MINESTRA ALLORA NON MANGI PIU’ NULLA!”
“FINCHE’ STAI IN QUESTA CASA FAI COME DICO IO!”
“NIENTE MINESTRA, NIENTE TV!”

a subdole seduzioni tipo:
” Dai che dopo ti do un dolcetto …”

a prefigurare paurose conseguenze 
“Chi non mangia la minestra non cresce e rimane piccolo!”

o terribili sensi di colpa
“Se penso a tutti i bambini che non hanno da mangiare … e tu la rifiuti!
O sostituire noiose ed inefficaci strategie come:

descrivere le innumerevoli e benefiche proprietà chimico fisiche degli ingredienti

raccontare per l’ennesima volta la storia della vita di nonno Gianni che, mangiando minestra, ha campato cent’anni.
Se poi non siete molto familiari con la lettura e i libri e volete avere anche un suggerimento di come potreste leggerlo ai vostri figli, cliccate qui sotto:

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