Il Castoro
Il gatto del protagonista di questo libro, che è poi l'autore stesso, è davvero matto: come i suoi simili non fa che dormire e mangiare, si rintana nei luoghi più disparati, come la lavatrice e le cartelle da disegno, calpesta i fogli lasciati per terra, ma in altre situazioni è davvero un po' strano. Per esempio, ha paura dei topi, ha un pelo marroncino un po' triste, fa sempre i suoi bisogni fuori dalla vaschetta, è molto goffo e cade sempre in malomodo e soprattutto... ha la proboscide. Già perché il gatto di cui ci vengono narrate le imprese non è altro che un elefante "domestico". Ma questo il suo proprietario non lo sa, sa solo di avere un gatto un po' matto. E in una lettera al Museo di storia naturale ne fa una questione scientifica.
Il gatto del protagonista di questo libro, che è poi l’autore stesso, è davvero matto: come i suoi simili non fa che dormire e mangiare, si rintana nei luoghi più disparati, come la lavatrice e le cartelle da disegno, calpesta i fogli lasciati per terra, ma in altre situazioni è davvero un po’ strano. Per esempio, ha paura dei topi, ha un pelo marroncino un po’ triste, fa sempre i suoi bisogni fuori dalla vaschetta, è molto goffo e cade sempre in malomodo e soprattutto… ha la proboscide. Già perché il gatto di cui ci vengono narrate le imprese non è altro che un elefante “domestico”. Ma questo il suo proprietario non lo sa, sa solo di avere un gatto un po’ matto. E in una lettera al Museo di storia naturale ne fa una questione scientifica.