Mamma orsa sa che ci sono tanti buoni motivi per andare in letargo e il suo piccolo ha altrettante scuse per non infilarsi nella tana. Preferisce zampettare qua e là, giocare, arrampicarsi sugli alberi, avventurarsi da solo nel bosco, perché si sente forte e coraggioso. Fin quando una tormenta di neve non gli fa cambiare idea. Ma sia ben chiaro, lui non ha avuto affatto paura...
Mamma orsa sa che ci sono tanti buoni motivi per andare in letargo e il suo piccolo ha altrettante scuse per non infilarsi nella tana. Preferisce zampettare qua e là, giocare, arrampicarsi sugli alberi, avventurarsi da solo nel bosco, perché si sente forte e coraggioso. Fin quando una tormenta di neve non gli fa cambiare idea. Ma sia ben chiaro, lui non ha avuto affatto paura…no
La mia mamma poteva fare la ballerina oppure l'astronauta, poteva diventare una star del cinema o fare il capo. Ma invece fa la mia mamma. Lei è una Supermamma. E mi fa ridere. Un sacco. Il mio papà è grande come una casa e tenero come il mio orsetto. È forte come un gorilla e felice come un ippopotamo. Col pallone ai piedi è fantastico. E mi fa ridere. Un sacco. Divertente e divertito, buffo e commovente, sognante e spontaneo è lo sguardo di ogni bambino o bambina che si posi sulla mamma e sul papà e che l'autore racconta a colori in un libro - anzi due - dedicati a tutti i genitori.
Il libro è molto interessante a cominciare dalla forma infatti le due storie si trovano ai due “lati” , da una parte il papà e dall’altra la mamma , le illustrazioni son parecchio colorate, a fantasia scozzese per il papà e a fiori per la mamma, il testo ha come unico filo conduttore le descrizioni dei due genitori così che il bambino possa identificarsi nelle caratteristiche che più richiamano la sua mamma e il suo papà, o al contrario come ha fatto mia figlia ridere delle situazioni improbabili tipo la mamma col pollice verde, quando a casa nostra l’appassionato di piante e fiori è il papà, e il papà che nuota come un pesce quando l’acquatica di casa sono io :).
Un libro che a una prima occhiata (adulta) sembra monotono, ma che con le riletture, e vi assicuro che son state parecchie, si presta a mille revisioni.
Divertente e divertito, buffo e commovente, sognante e spontaneo è lo sguardo di ogni bambino o bambina che si posi sulla mamma e sul papà che l'autore racconta a colori in un libro- anzi due- dedicati a tutti i genitori.
La mia mamma poteva fare la ballerina oppure l’astronauta, poteva diventare una star del cinema o fare il capo. Ma invece fa la mia mamma. Lei è una Supermamma. E mi fa ridere. Un sacco. Il mio papà è grande come una casa e tenero come il mio orsetto. È forte come un gorilla e felice come un ippopotamo. Col pallone ai piedi è fantastico. E mi fa ridere. Un sacco. Divertente e divertito, buffo e commovente, sognante e spontaneo è lo sguardo di ogni bambino o bambina che si posi sulla mamma e sul papà e che l’autore racconta a colori in un libro – anzi due – dedicati a tutti i genitori.
Il libro è molto interessante a cominciare dalla forma infatti le due storie si trovano ai due “lati” , da una parte il papà e dall’altra la mamma , le illustrazioni son parecchio colorate, a fantasia scozzese per il papà e a fiori per la mamma, il testo ha come unico filo conduttore le descrizioni dei due genitori così che il bambino possa identificarsi nelle caratteristiche che più richiamano la sua mamma e il suo papà, o al contrario come ha fatto mia figlia ridere delle situazioni improbabili tipo la mamma col pollice verde, quando a casa nostra l’appassionato di piante e fiori è il papà, e il papà che nuota come un pesce quando l’acquatica di casa sono io :).
Un libro che a una prima occhiata (adulta) sembra monotono, ma che con le riletture, e vi assicuro che son state parecchie, si presta a mille revisioni.
Divertente e divertito, buffo e commovente, sognante e spontaneo è lo sguardo di ogni bambino o bambina che si posi sulla mamma e sul papà che l’autore racconta a colori in un libro- anzi due- dedicati a tutti i genitori.
Un papà su misura
Maria Malucelli
Franco Angeli 2003
Chi è il "più grande papà del mondo"? Come vive la nascita di un figlio? Come affronta la sua crescita? Come cambia il suo rapporto con la compagna-mamma? Quali sono le sue paure, le sue difese, le sue fantasie? Come riesce a non essere padre assente, iperprotettivo o despota? Come fa per rendersi amabile, affidabile e insieme autorevole? In Un papà su misura , una psicologa vi aiuta a capire che cosa accade nella mente di un uomo che sceglie o si ritrova ad essere padre, vi accompagna nel tentativo di capire chi siete, vi spiega cosa sia la paternità, come nasce, come si sviluppa, quale scopo abbia.
Scritto in modo semplice e divertente, ricchissimo di racconti e spezzoni di vita in cui non potrete non riconoscervi, vi consentirà di capire meglio voi stessi, i vostri figli e un po' anche la vostra compagna.
Vi accompagnerà in tutta la crescita di vostro figlio, dal concepimento alla nascita, dai balbettii orgogliosi ai torturanti "perché", dal primo giorno di scuola ai turbamenti adolescenziali.
Sempre e comunque troverete consigli e suggerimenti per imparare a diventare anche voi un papà amabile, affidabile e autorevole, cioè un vero papà su misura.
Questa è una Guida Psicologica per diventare papà quasi perfetti.
Chi è il “più grande papà del mondo”? Come vive la nascita di un figlio? Come affronta la sua crescita? Come cambia il suo rapporto con la compagna-mamma? Quali sono le sue paure, le sue difese, le sue fantasie? Come riesce a non essere padre assente, iperprotettivo o despota? Come fa per rendersi amabile, affidabile e insieme autorevole? In Un papà su misura , una psicologa vi aiuta a capire che cosa accade nella mente di un uomo che sceglie o si ritrova ad essere padre, vi accompagna nel tentativo di capire chi siete, vi spiega cosa sia la paternità, come nasce, come si sviluppa, quale scopo abbia.
Scritto in modo semplice e divertente, ricchissimo di racconti e spezzoni di vita in cui non potrete non riconoscervi, vi consentirà di capire meglio voi stessi, i vostri figli e un po’ anche la vostra compagna.
Vi accompagnerà in tutta la crescita di vostro figlio, dal concepimento alla nascita, dai balbettii orgogliosi ai torturanti “perché”, dal primo giorno di scuola ai turbamenti adolescenziali.
Sempre e comunque troverete consigli e suggerimenti per imparare a diventare anche voi un papà amabile, affidabile e autorevole, cioè un vero papà su misura.
Questa è una Guida Psicologica per diventare papà quasi perfetti.
Tu sei lì. Dentro la pancia della mamma. Io sto qui fuori, davanti il pancione della mamma. Ti aspetto.
Un dolcissimo ed elegante albo illustrato dedicato ai bambini in attesa della nascita di un fratellino (o sorellina).
Molto suggestivo e delicato, il libro di Jo Witek e Christine Roussey si propone come un garbato accompagnamento emotivo, ma anche come uno spunto per poter poi affrontare e soddisfare, insieme ai genitori, tutte le domande che spontaneamente nascono nella mente di un bimbo durante la fase della gravidanza della mamma.
La piccola protagonista del libro racconta, con un linguaggio tenero e poetico, le emozioni e le piccole osservazioni di fronte alla pancia materna che cresce. E lo fa dialogando direttamente ed affettuosamente con la sorellina che sta per nascere, colmandola di dolci attenzioni.
Nelle grandi doppie pagine, nove come i mesi della gestazione, si vede nella facciata di sinistra la pancia che diventa via via più grande, e nella facciata di destra la sorella maggiore, ridente e birichina, che aspetta, impegnata nelle sue mansioni più o meno quotidiane. Sul pancione è ritagliata una finestrella, di forme sempre diverse, che, una volta aperta, svela il bebè che cresce, che fa capriole, nuota e si ciuccia il dito.
La bambina si pone con entusiasmo ed impazienza nei confronti dell’attesa della nascita, è accogliente e rassicurante.
Vengono toccati aspetti della gravidanza così come la piccola li percepisce: il nutrimento attraverso il cordone ombelicale (“è la mamma che ti nutre come per magia“), il liquido amniotico (“fai il bagnetto in un’acqua calda e dolce“), i movimenti del feto (“facevi gobbe sulla pancia della mamma come un dromedario in mezzo al deserto”), la capacità del bimbo in pancia di percepire i suoni esterni, e via così…..Tanti spunti che aprono la strada ad un dialogo tra bambino e genitore e che aiutano nella condivisione di un momento magico e delicato.
La gravidanza della mamma, infatti, è un periodo che spesso viene sottovalutato; sovente le preoccupazioni dei genitori sono più orientate verso le gelosie che possono subentrare dopo la nascita, dimenticando che anche i precedenti nove mesi possono essere difficili. Il bambino infatti inizia a percepire il cambiamento, comincia a maturare domande dentro di sè e i timori, magari inconsci, iniziano a manifestarsi.
Una delle vie, a mio parere migliori, per affrontare l’inevitabile disagio psicologico che deriva dal diventare fratelli maggiori, è proprio quella della condivisione: rendere il bambino partecipe fin dai primi momenti della gestazione aiuta a predisporlo positivamente, a farlo sentire importante e non dimenticato. Così il bambino impara che la nascita riguarda anche lui, che è qualcosa di buono e importante per tutta la famiglia.
Proprio questo è, secondo me, il pregio principale di questo albo: la tenera protagonista vive l’attesa in maniera partecipata, viva, gioiosa e curiosa. Una lettura, quindi, che infonde sentimenti positivi.
Ammetto che inizialmente, durante l’analisi del libro, ho avuto perplessitò riguardo al fatto di non trovare alcun cenno alle emozioni ambivalenti o negative che un bambino può provare durante i nove mesi, emozioni che invece si ritrovano in altre belle pubblicazioni sullo stesso tema. Non credo però che sia stata intenzione delle autrici negarle, è probabile che l’albo sia stato semplicemente pensato come una lettura positiva e tranquillizzante, demandando poi ai genitori la gestione di eventuali sentimenti meno luminosi e affettuosi. Nella convinzione che tali negatività possono essere ridotte se fin dai primi giorni si tiene un livello di condivisione sereno.
E’ estremamente rassicurante e felice anche la chiusura della storia, con la protagonista divenuta finalmente sorella maggiore che stringe la piccola neonata tra le braccia orgogliosa, serena ed emozionata (ma non prendetevela troppo se non accade esattamente così!)
Tu sei lì. Dentro il pancione della mamma. Io sto qui fuori, davanti il pancione della mamma. Ti aspetto.
Tu dentro…io davanti.
Un dolcissimo ed elegante albo illustrato dedicato ai bambini in attesa della nascita di un fratellino (o sorellina).
Molto suggestivo e delicato, il libro di Jo Witek e C. Roussey si propone come un garbato accompagnamento emotivo, ma anche come uno spunto per poter poi affrontare e soddisfare, insieme ai genitori, tutte le domande che spontaneamente nascono nella mente di un bimbo durante la fase della gravidanza della mamma.
La piccola protagonista del libro racconta, con un linguaggio tenero e poetico, le emozioni e le piccole osservazioni di fronte alla pancia materna che cresce. E lo fa dialogando direttamente ed affettuosamente con la sorellina che sta per nascere, colmandola di dolci attenzioni.
Nelle grandi doppie pagine, nove come i mesi della gestazione, si vede nella facciata di sinistra la pancia che diventa via via più grande, e nella facciata di destra la sorella maggiore, ridente e birichina, che aspetta, impegnata nelle sue mansioni più o meno quotidiane. Sul pancione è ritagliata una finestrella, di forme sempre diverse, che, una volta aperta, svela il bebè che cresce, che fa capriole, nuota e si ciuccia il dito.
La bambina si pone con entusiasmo ed impazienza nei confronti dell’attesa della nascita, è accogliente e rassicurante.
Vengono toccati aspetti della gravidanza così come la piccola li percepisce: il nutrimento attraverso il cordone ombelicale (“è la mamma che ti nutre come per magia“), il liquido amniotico (“fai il bagnetto in un’acqua calda e dolce“), i movimenti del feto (“facevi gobbe sulla pancia della mamma come un dromedario in mezzo al deserto”), la capacità del bimbo in pancia di percepire i suoni esterni, e via così…..Tanti spunti che aprono la strada ad un dialogo tra bambino e genitore e che aiutano nella condivisione di un momento magico e delicato.
La gravidanza della mamma, infatti, è un periodo che spesso viene sottovalutato; sovente le preoccupazioni dei genitori sono più orientate verso le gelosie che possono subentrare dopo la nascita, dimenticando che anche i precedenti nove mesi possono essere difficili. Il bambino infatti inizia a percepire il cambiamento, comincia a maturare domande dentro di sè e i timori, magari inconsci, iniziano a manifestarsi.
Una delle vie, a mio parere migliori, per affrontare l’inevitabile disagio psicologico che deriva dal diventare fratelli maggiori, è proprio quella della condivisione: rendere il bambino partecipe fin dai primi momenti della gestazione aiuta a predisporlo positivamente, a farlo sentire importante e non dimenticato. Così il bambino impara che la nascita riguarda anche lui, che è qualcosa di buono e importante per tutta la famiglia.
Proprio questo è, secondo me, il pregio principale di questo albo: la tenera protagonista vive l’attesa in maniera partecipata, viva, gioiosa e curiosa. Una lettura, quindi, che infonde sentimenti positivi.
Ammetto che inizialmente, durante l’analisi del libro, ho avuto perplessitò riguardo al fatto di non trovare alcun cenno alle emozioni ambivalenti o negative che un bambino può provare durante i nove mesi, emozioni che invece si ritrovano in altre belle pubblicazioni sullo stesso tema. Non credo però che sia stata intenzione delle autrici negarle, è probabile che l’albo sia stato semplicemente pensato come una lettura positiva e tranquillizzante, demandando poi ai genitori la gestione di eventuali sentimenti meno luminosi e affettuosi. Nella convinzione che tali negatività possono essere ridotte se fin dai primi giorni si tiene un livello di condivisione sereno.
E’ estremamente rassicurante e felice anche la chiusura della storia, con la protagonista divenuta finalmente sorella maggiore che stringe la piccola neonata tra le braccia orgogliosa, serena ed emozionata (ma non prendetevela troppo se non accade esattamente così!)