Il coccodrillo che non amava l'acqua
Gemma Merino
Valentina Edizioni
Tutti sanno che i coccodrilli amano l'acqua. Bene, questo coccodrillo proprio NO! Arrampicarsi sugli alberi è molto più divertente che nuotare... Siamo così sicuri che sia proprio un coccodrillo?
Tutti sanno che i coccodrilli amano l’acqua. Bene, questo coccodrillo proprio NO! Arrampicarsi sugli alberi è molto più divertente che nuotare… Siamo così sicuri che sia proprio un coccodrillo?
Marzo, aprile. Cambio di stagione. Tempo di raffreddori, e tempi duri per i nasi. Imponenti nasi aquilini, piccoli nasini snob, goffi nasi a tartufo, larghi nasi camusi, tutti arrossati, la goccia pendente e pronti al più potente degli starnuti. Intasati, ostruiti, bloccati, tutti con un solo obiettivo: sturarsi. Ci vuole il Grande Fazzoletto. Trovarlo sarà una vera e propria avventura. Ardua, forse impossibile, se non fosse per la lingua. Quella lingua fortemente nasale - l'esperanto dei raffreddati - che fa sì che il grazioso nasino francese si capisca all'istante con il classico naso greco. Una storia esilarante che gioca con le parole regalandoci equivoci che la rendono ancor più divertente
Marzo, aprile. Cambio di stagione. Tempo di raffreddori, e tempi duri per i nasi. Imponenti nasi aquilini, piccoli nasini snob, goffi nasi a tartufo, larghi nasi camusi, tutti arrossati, la goccia pendente e pronti al più potente degli starnuti. Intasati, ostruiti, bloccati, tutti con un solo obiettivo: sturarsi. Ci vuole il Grande Fazzoletto. Trovarlo sarà una vera e propria avventura. Ardua, forse impossibile, se non fosse per la lingua. Quella lingua fortemente nasale – l’esperanto dei raffreddati – che fa sì che il grazioso nasino francese si capisca all’istante con il classico naso greco. Una storia esilarante che gioca con le parole regalandoci equivoci che la rendono ancor più divertente
Il gigante più elegante
Julia Donaldson, Alex Scheffer
Emme Edizioni
Adalberto è un gigante dal cuore grande con un solo desiderio: un nuovo look elegante. Ma non è facile trovare una taglia da gigante, e poi... sarà proprio questa la cosa più importante?
Adalberto è un gigante dal cuore grande con un solo desiderio: un nuovo look elegante. Ma non è facile trovare una taglia da gigante, e poi… sarà proprio questa la cosa più importante?
Indovina quanto bene ti voglio
Sam McBratney, Anita Jeram
Nord-Sud
A volte, quando vuoi tanto, tanto ma tanto bene a qualcuno, vorresti trovare un modo per descrivere l'intensità dei tuoi sentimenti. Ma, come scopriranno Leprottino e Papà Leprotto, l'amore non è così facile da misurare!
A volte, quando vuoi tanto, tanto ma tanto bene a qualcuno, vorresti trovare un modo per descrivere l’intensità dei tuoi sentimenti. Ma, come scopriranno Leprottino e Papà Leprotto, l’amore non è così facile da misurare!
La famosa invasione degli orsi inSicilia
Dino Buzzati
Mondadori
Pubblicata prima a puntate sul "Corriere dei Piccoli", La famosa invasione degli orsi in Sicilia uscì in volume nel 1945 corredata dalle splendide tavole a colori dello stesso Buzzati. Spia del mai sopito interesse dell'autore per il mondo delle fiabe e del fantastico, è ben più che un racconto per bambini. Vi si riconoscono tutti gli elementi del Buzzati "serio", con la caratteristica contrapposizione tra il mondo della città, della "vile pianura" da un lato e l'eden puro delle montagne dall'altro. Importa notare come il filo delle trovate che si dipanano senza sosta crei un racconto che per leggerezza di tocco e copia di invenzioni va annoverato tra i prodotti più felici dell'officina buzzatiana. Un racconto in cui, aldilà di ogni lettura allegorica, ciò che prevale è l'assoluto piacere di narrare.
Pubblicata prima a puntate sul “Corriere dei Piccoli”, La famosa invasione degli orsi in Sicilia uscì in volume nel 1945 corredata dalle splendide tavole a colori dello stesso Buzzati. Spia del mai sopito interesse dell’autore per il mondo delle fiabe e del fantastico, è ben più che un racconto per bambini. Vi si riconoscono tutti gli elementi del Buzzati “serio”, con la caratteristica contrapposizione tra il mondo della città, della “vile pianura” da un lato e l’eden puro delle montagne dall’altro. Importa notare come il filo delle trovate che si dipanano senza sosta crei un racconto che per leggerezza di tocco e copia di invenzioni va annoverato tra i prodotti più felici dell’officina buzzatiana. Un racconto in cui, aldilà di ogni lettura allegorica, ciò che prevale è l’assoluto piacere di narrare.