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Le bugie della guerra – Il nemico

Il nemico Book Cover Il nemico
Davide Calì, Serge Bloch
Terre di mezzo

Isolato in trincea, un soldato combatte contro un nemico che non vede, ma che di certo è un mostro. O almeno, così dice il manuale che gli hanno dato i comandanti. Una notte, però, il soldato si avventura fuori dal suo buco e scopre che il terribile nemico, in realtà, non è poi così diverso da lui. E che la pace è molto meglio della guerra.

Ieri sera ho riletto, dopo molti mesi, con mio figlio “Il nemico” di Dadive Calì, illustrato da Serge Bloch.
E’ un prezioso dono capitato tra le nostre mani, custodito nel nostro cuore e condiviso dalla nostra bocca. Questa è saggezza. Quando si riesce a raccontare cose difficili con elegante e essenziale semplicità, questa è saggezza. Le parole giuste, solo quelle non una lettera di più. Le pagine deserte su cui sono scritte, le amplificano, le diffondono, le fissano. E così si incarnano e sembrano come uscite da una lettera di un fante, scritta in trincea, sotto la pioggia, circondata dalle fredde nebbiose brughiere di metallo.
E’ una macchina del tempo, questo libro.

Non riesco a non chiamarlo Piero, questo soldato immerso nel silenzio dei suoi pensieri e delle sue paure.

nemico
Ricordate?

“E mentre marciavi con l’anima in spalle
vedesti un uomo in fondo alla valle
che aveva il tuo stesso identico umore
ma la divisa di un altro colore”.

Quanta povere gente, ingannata da potenti macchine della menzogna, dall’ideologia del nemico, è stata mandata a morire dai potenti. Quanti italiani. Genitori, nonni, zii, fratelli.

Diceva Don Lorenzo Milani nella Lettera ai cappellani militari toscani:
Se vedremo che la storia del nostro esercito è tutta intessuta di offese alle Patrie degli altri dovrete chiarirci se in quei casi i soldati dovevano obbedire o obiettare quel che dettava la loro coscienza. E poi dovrete spiegarci chi difese più la Patria e l’onore della Patria: quelli che obiettarono o quelli che obbedendo resero odiosa la nostra Patria a tutto il mondo civile? Basta coi discorsi altisonanti e generici. Scendete nel pratico. Diteci esattamente cosa avete insegnato ai soldati. L’obbedienza a ogni costo? E se l’ordine era il bombardamento dei civili, un’azione di rappresaglia su un villaggio inerme, l’esecuzione sommaria dei partigiani, l’uso delle armi atomiche, batteriologiche, chimiche, la tortura, l’esecuzione d’ostaggi, i processi sommari per semplici sospetti, le decimazioni (scegliere a sorte qualche soldato della Patria e fucilarlo per incutere terrore negli altri soldati della Patria), una guerra di evidente aggressione, l’ordine d’un ufficiale ribelle al popolo sovrano, la repressione di manifestazioni popolari?
Eppure queste cose e molte altre sono il pane quotidiano di ogni guerra“.

Piero, isolato in trincea, combatte contro un nemico che non vede, ma che di certo è un mostro. Lo dice il manuale che gli hanno dato i comandanti (ma quelle due maniche che allungano il manuale e il fucile sono di una divisa o di un abito religioso? Quante guerre in nome della religione …).
Una notte, però, Piero si avventura fuori dal suo buco, deciso a farla finita, uccidere e tornare a casa.
Ma arrivato nel buco del nemico scopre che,in realtà, è un uomo uguale a lui. Stesse menzogne, stessi silenzi, stesse paure, stessi affetti.
Ora che ha conosciuto, che ha visto la guerra dal punto di vista dell’altro (non più il nemico, ma l’altro) Piero non riesce più ad uccidere. E allora …

Vorrei incontrare e abbracciare forte questi due autori che hanno creato un libro stringe e allarga il cuore come un film di Chaplin.

Se qualcuno vuole togliersi il piacere di ascoltare la storia in francese, voilà:

http://www.rtbf.be/video/detail_histoire-l-ennemi?id=1947157

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