Archivi tag: scuola

compiti

Tutte le scuse sono buone – “Non ho fatto i compiti perchè…”

Non ho fatto i compiti perchè... Book Cover Non ho fatto i compiti perchè...
Davide Calì e Benjamin Chaud
Rizzoli

Se non avete molta fantasia e non sapete inventare scuse, ecco a voi un utilissimo libro che vi salverà la vita!

Qui dentro potrete trovare tutte le migliori scuse per il fatto di non aver fatto i compiti a casa, dall'invasione dei vichinghi al rapimento alieno, dal cane che ha mangiato il vostro cane, al tornado che si è portato via i vostri quaderni...

Ma la maestra ci crederà?

Se non avete molta fantasia e non sapete inventare scuse, ecco a voi un utilissimo libro che vi salverà la vita!

Qui dentro potrete trovare tutte le migliori scuse per il fatto di non aver fatto i compiti a casa, dall’invasione dei vichinghi al rapimento alieno, dal cane che ha mangiato il vostro cane, al tornado che si è portato via i vostri quaderni…

Ma la maestra ci crederà?

VN:F [1.9.22_1171]
Rating: 0.0/5 (0 votes cast)
grammatica

Grammatica divertente – Cimpa la parola misteriosa

Cimpa la parola misteriosa Book Cover Cimpa la parola misteriosa
Catarina Sobral
Nuova Frontiera Junior

Un giorno in una grande biblioteca un ricercatore scopre una nuova parola: Cimpa. Nessuno sa cosa significhi né a quale categoria grammaticale appartenga ... Prima tutti cominciano a usarla come un verbo. Ben presto però arriva qualcun altro che sostiene che è un aggettivo e poi un nome e finanche un avverbio…Il primo albo sulla grammatica, un approccio ludico lontano da ogni pesantezza pedagogica

Quante volte abbiamo giocato con i nostri bambini ad inventare parole nuove e linguaggi inesistenti? E magari a cercare insieme significati più strampalati e improbabili per queste nuove parole.
Il sommo maestro Gianni Rodari ha addirittura dato sistemazione rigorosa (e dignità educativa) a questo divertente passatempo,  nel suo famoso libro “Grammatica della Fantasia” dove descrive tantissimi modi per inventarsi, parole, espressioni, storie e per giocare con loro.

Da una simile esperienza di gioco con le parole e con la grammatica nasce anche questo libro:

Cimpa la parola misteriosa della portoghese Catarina Sobral, edito da La nuova frontiera Junior

Un giorno uno studioso fece un’importantissima scoperta.

La scoperta è una parola nuova: Cimpa.
Cosa c’è di più insignificante, direte, di un topo di biblioteca che in una pagina ingiallita di un volume sonnecchiante in un vecchio scaffale di una dimenticata biblioteca di una qualsiasi cittadine di provincia scopre una parola sconosciuta?
Una scoperta è la vita su Marte, la cura contro il cancro, la città di Atlantide, l’esistenza di Dio, …
Ma una nuova parola, sinceramente … con tutte quelle che già ci sono.
Eppure, se ci pensate bene, aziende e organizzazioni spendono molti soldi e mettono a libro paga molte persone solo per coniare parole nuove.
Per vendere (ricordate i cartelloni pubblicitari con scritto Re Salamone, Fico della Mirandola, Riccardo Cuor di Melone, TutanPanem, John Lemon?), per creare consenso nell’opinione pubblica (Rottamazione ), lanciare un film (Qualunquemente), e così via.
Anche la letteratura è da sempre contagiata dal morbo delle parole inventate. Non sono un esperto ma immediatamente mi vengono alla mente Lewis Carroll o lo stesso Rodari.
Le emozioni spingono in superficie i miei ricordi ed ecco che penso anche al calembour del pirotecnico Bergonzoni, con frasi del tipo:

– “Prepariamoci un arrosto cardiaco”. “Dobbiamo prima trovare un bue infartuato”
oppure,
Pioveva sui nostri corpi spogliati, un vero nudifragio

e poi passo al grammelot dell’ineguagliabile Dari Fo (ho preso questo pezzo del Johan Padan perchè mi ricorda le mie radici …):

Mi, sbatü per mare! Venticìnque ziórni de nave!!
Mi, che sont nasüo de tèra… sont ’egnüdo al mondo
fra Brèssia e Bèrghem… mi, che l’acqua me fa impressiün
sojaménte a vardàla… che me regòrdi la prima
e üneca volta che m’han butà in de l’acqua gh’avéo
dòi ziórni… per el batésimo!… A gh’ho ancóra gl’ìn-
cubi!!

Cercando un po’ qui quo e qua, ho scoperto, con piacevole divertito stupore, Fosco Maraini e il suo libro “Gnosi delle Fanfole” da cui prendo questa poesia:

Il lonfo

Il lonfo non vaterca né gluisce
e molto raramente barigatta,
ma quando soffia il bego a bisce bisce
sdilenca un poco, e gnagio s’archipatta.
È frusco il lonfo! È pieno di lupigna
arrafferia malversa e sofolenta!
Se cionfi ti sbiduglia e t’arrupigna
se lugri ti botalla e ti criventa.
Eppure il vecchio lonfo ammargelluto
che bete e zugghia e fonca nei trombazzi
fa lègica busìa, fa gisbuto;
e quasi quasi, in segno di sberdazzi
gli affarfaresti un gniffo. Ma lui zuto
t’alloppa, ti sbernecchia; e tu l’accazzi.

Fantastico!

E chissà quanto potremmo andare avanti con le citazioni.

La misteriosa parola, scoperta in questa storia, genera subito curiosità e produce nuovi comportamenti e nuove mode.
A seconda che venga, di volta in volta, definita come sostantivo, aggettivo, avverbio cambia comportamenti e abitudini delle persone.
E’ come se la parola soddisfasse un desiderio di novità, di cambiamento o meglio, come se la gente avesse bisogno di nuove parole, perché la loro vita è già cambiata e le vecchie parole non bastano più.
E quando tutto sembra finalmente risolto …
Un gran bel libro perfetto per introdurre la grammatica e il significato delle parole a dei bambini ma anche per giocare con il suono che producono e con i tanti significati fantasiosi che evocano.

Permettetemi alla fine una considerazione: sto scoprendo tanti libri e tante storie si prestano benissimo per fare didattica, nella materna e nella primaria, in modo coinvolgente divertente e appassionante.

Se volete leggere una recensione più completa, cliccate su questo link: CIMPA

 

VN:F [1.9.22_1171]
Rating: 0.0/5 (0 votes cast)

Libri per bambini – Glub!

Glub! Book Cover Glub!
Naumann-Villemin Christine e Barcilon Marianne
Il Castoro

Quando vostro figlio, proprio non riesce a trattenersi e ogni tanto ne combina una delle sue … potete rimproverarlo (ci sta), castigarlo (non ci sta) oppure … Continua a leggere

VN:F [1.9.22_1171]
Rating: 3.0/5 (1 vote cast)
cappuccetti

Non siamo più bimbi piccoli – La congiura dei Cappuccetti

La congiura dei cappuccetti Book Cover La congiura dei cappuccetti
Stefano Bordiglioni
Einaudi Ragazzi


Dopo la dolce, sensibile, intelligente, fragile, timida, introversa, signorina Dolcemiele

http://genitorilettori.it/2013/09/libri-per-ragazzi-matilde-di-roald-dahl.html

ecco un’altra maestra (sarà il periodo… boh!): la maestra Elvira!

I più navigati avranno già capito: si tratta della congiura dei Cappuccetti di Stefano Bordiglioni, Einaudi ragazzi.

Cosa succede se in una classe quinta elementare di ragazzini e ragazzine svegli e abituati ad essere trattati come tali, arriva una supplente confettosa, zuccherosa, mielosa, bonbonosa, ciupaciuposa, marshmallowosa… di quelle che ti prendi il diabete solo a guardarle negli occhi?

Ricordo bene il fastidio e la rabbia che da bambino provavo per quelle zie anziane che sapevano di caramelle all’anice o al pino mugo, mi riempivano di bacini, pizzicotti sulle guance e mi seppellivano sotto un cumulo di “ciccino”, “cucciolino”, ” topolino” e decine di altri caramellosi diminutivi …

cito:”Niente di tutto questo, però, era possibile con la supplente: nei giorni successivi al suo arrivo, la maestra Elvira ci ha torturato con favoline, regolette, piccoli premi, pensierini, gare di bontà, notine, disegnini, e con altre mille cosucce che non avrebbero incantato un bambino di tre anni. Figurarsi se potevano funzionare con noi! …Io e i miei compagni eravamo tutti così arrabbiati, che l’idea della ribellione è sbocciata nelle nostre menti come un papavero in un campo di grano“.

Le strategie di resistenza al dolciastro approccio della supplente evolvono giorno dopo giorno fino ad un gran finale davvero speciale.

Leggendo il libro io mi sono sentito uno di quei ragazzi, ero là in quella classe, seduto dietro al mio banco pensando come sconfiggere la supplente (io me la sono immaginata come un mix tra la Zia Pryssellius di Pippicalzelunghe e la professoressa Umbridge de Harry Potter e l’ordine della Fenice).

Poche volte mi sono sentito così soddisfatto dell’acquisto di un libro. 
A proposito, le prime due pagine sono una chicca in più inserita in questo libro…un’idea semplice ma profonda e devo dire anche emozionante.

Riprendendo la riflessione iniziata nel precedente post:

http://genitorilettori.it/2013/09/libri-per-ragazzi-matilde-unulteriore-riflessione.html

aggiungo che troppo spesso trattiamo i bambini da marmocchi, utilizzando un linguaggio e dei comportamenti che li mantengono ad un livello più infantile di quanto potrebbero invece essere.
E così comunichiamo sfiducia nella loro intelligenza e nelle loro capacità. Non li stimoliamo a crescere, sfidare i problemi, misurarsi con le difficoltà. Neghiamo loro il piacere di farcela, di esserci riusciti.
Quindi rimuovere gli ostacoli e dare fiducia al mio piccolo Francesco.
Questo è ciò che domani mi porto nella cartella per il mio primo giorno di scuola, da papà, in prima elementare.


Se avete figli più piccoli, diciamo da scuola materna, avevo parlato di altri due libri di questo bravissimo scrittore in questo post:

http://genitorilettori.it/2013/07/storie-sotto-il-letto-storie-prima-della-storia.html

sono piccoli racconti, ottimi come letture della buonanotte.

VN:F [1.9.22_1171]
Rating: 0.0/5 (0 votes cast)
Matilde

Matilde – un’ulteriore riflessione

Matilde Book Cover Matilde
Roald Dahl
Salani

Vorrei aggiungere una riflessione al post che ho scritto ieri sera:

http://genitorilettori.it/2013/09/libri-per-ragazzi-matilde-di-roald-dahl.html

A pensarci bene la situazione di Matilde è proprio l’opposto di quanto ci prefiggiamo noi Genitori Lettori…
due genitori che considerano inutili libri e leggere e la cui idea di pranzare insieme è quella di mangiare cibi preconfezionati seduti sul divano davanti alla televisione …
Nonostante ciò Matilde sviluppa una divorante passione per la letteratura e passa i pomeriggi solitari in biblioteca o in camera sua circondata da pile di libri!

Allora:

i nostri ragazzi hanno una loro forza vitale, una spinta interiore a crescere, sapere, imparare, una naturale predisposizione a meravigliarsi, fantasticare, vivere storie.

Noi genitori siamo preoccupati di stimolare e favorire la passione per i libri e per la lettura ma forse il nostro lavoro dovrebbe essere più quello di rimuovere gli ostacoli (esterni ed interni) che impediscono ai nostri ragazzi di esprimere in libertà e pienezza questa loro naturale inclinazione.

Lasciatemi anche dire la molla che spinge Matilde ad andare in biblioteca è la noia di quei lunghi pomeriggi solitari. La noia.
La nostra ansia che “non abbiano nulla da fare” ci spinge a riempire ogni vuoto della loro agenda settimanale, ma la noia, sì la noia è un’esperienza da lasciar fare, senza timore, perchè è anche in questi spazi acquitrinosi, in queste ore immobili e stagnanti che scatta qualcosa dentro di originale e creativo.

Ma che bel libro, ma che bel libro.
Quasi quasi mi prendo anche la versione in lingua originale …

Libri per ragazzi – Matilde – Salani

 

VN:F [1.9.22_1171]
Rating: 0.0/5 (0 votes cast)