Archivi categoria: fascia di età

E con Tango siamo in tre

E con Tango siamo in tre Book Cover E con Tango siamo in tre
Justin Richardson, Peter Parnell
Junior

Questo libro è tratto da una storia vera. Roy e Silo sono due pinguini antartici che, dopo aver vissuto per anni fianco a fianco nello zoo del Central Park di New York, nel 1998 fecero la scoperta l'uno dell'altro e dal quel momento sono diventati una coppia. Tango, il loro unico pulcino, è nato da un uovo deposto da un'altra coppia di pinguini di nome Betty e Porkey. Questi ultimi avevano spesso fatto schiudere le loro uova, ma non erano mai stati in grado di prendersi cura di più di un uovo alla volta. Nel 2000, quando Betty depose due uova fertili, Rob Gramzay decise di dare a Roy, a Silo e a una di queste due uova l'opportunità di diventare una famiglia. Se andrete a visitare lo zoo del Central Park, potrete vedere Tango e i suoi genitori sguazzare nella casa dei pinguini in compagnia dei loro amici, fra i quali ci sono Nipper, Squawk, Charlie, Wasabi e Piwi. Nello zoo del Central Park ci sono quarantadue pinguini antartici e nel mondo ne esistono oltre dieci milioni. Ma di Tango ce n'è uno solo.

Questo libro è tratto da una storia vera. Roy e Silo sono due pinguini antartici che, dopo aver vissuto per anni fianco a fianco nello zoo del Central Park di New York, nel 1998 fecero la scoperta l’uno dell’altro e dal quel momento sono diventati una coppia. Tango, il loro unico pulcino, è nato da un uovo deposto da un’altra coppia di pinguini di nome Betty e Porkey. Questi ultimi avevano spesso fatto schiudere le loro uova, ma non erano mai stati in grado di prendersi cura di più di un uovo alla volta. Nel 2000, quando Betty depose due uova fertili, Rob Gramzay decise di dare a Roy, a Silo e a una di queste due uova l’opportunità di diventare una famiglia. Se andrete a visitare lo zoo del Central Park, potrete vedere Tango e i suoi genitori sguazzare nella casa dei pinguini in compagnia dei loro amici, fra i quali ci sono Nipper, Squawk, Charlie, Wasabi e Piwi. Nello zoo del Central Park ci sono quarantadue pinguini antartici e nel mondo ne esistono oltre dieci milioni. Ma di Tango ce n’è uno solo.

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Nicola passaguai

nicola passaguai Book Cover nicola passaguai
Jeanne Willis
Castoro

Nicola passaguai è un topolino piccolissimo. Il più piccolo dei suoi dieci grossi ed esuberanti fratelli. La sua mamma, che ha sempre paura che si faccia male, pensa che il mondo sia un luogo troppo grande e selvaggio per lui. Ma Nicola non può più restare a guardare gli altri topolini giocare. Ecco che la mamma, perchè non gli accada nulla, lo avvolge in un grosso batuffolo di bambagia. Così verrà scambiato per una palla di neve, una meringa e inseguito da una volpe come un coniglio. Ma Nicola torna a casa sano e salvo, ha saltato, corso, ha preso freddo, ma è felice e non si è mai sentito così grande.
Un libro delicato e divertente che parla di desiderio di autonomia e di partecipazione, meravigliosamente illustrato da Tony Ross. È un racconto esemplare, tanto per bambini, che per adulti, sull’amore, la crescita, la curiosità e l’entusiasmo.

Nicola passaguai è un topolino piccolissimo. Il più piccolo dei suoi dieci grossi ed esuberanti fratelli. La sua mamma, che ha sempre paura che si faccia male, pensa che il mondo sia un luogo troppo grande e selvaggio per lui. Ma Nicola non può più restare a guardare gli altri topolini giocare. Ecco che la mamma, perchè non gli accada nulla, lo avvolge in un grosso batuffolo di bambagia. Così verrà scambiato per una palla di neve, una meringa e inseguito da una volpe come un coniglio. Ma Nicola torna a casa sano e salvo, ha saltato, corso, ha preso freddo, ma è felice e non si è mai sentito così grande.
Un libro delicato e divertente che parla di desiderio di autonomia e di partecipazione, meravigliosamente illustrato da Tony Ross. È un racconto esemplare, tanto per bambini, che per adulti, sull’amore, la crescita, la curiosità e l’entusiasmo.

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Nostalgia di casa

Zeb e la scorta di baci

Zeb e la scorta di baci Book Cover Zeb e la scorta di baci
Michel Gay
Babalibri

Zeb è una piccola zebra in partenza per il campo estivo. E' felice ed emozionato, come tutti i bimbi alle prese con le loro prime avventure. Ma compiendo gli ultimi preparativi, improvvisamente realizza che passare dei giorni fuori casa implica il dover dormire senza mamma e papà. E senza i loro baci della buonanotte e del buongiorno.

«Non ti preoccupare, sappiamo come fare», gli dicono i genitori. E così preparano un’abbondante scorta di baci. A Zeb, quando si sentirà triste, basterà aprire la scatola e prendere un fogliettino con su i baci di mamma e papà. La scorta di baci consolerà non solo Zeb ma anche molti suoi compagni di viaggio.

Zeb è una piccola zebra in partenza per il campo estivo. E’ felice ed emozionato, come tutti i bimbi alle prese con le loro prime avventure. Ma compiendo gli ultimi preparativi, improvvisamente realizza che passare dei giorni fuori casa implica il dover dormire senza mamma e papà. E senza i loro baci della buonanotte e del buongiorno.

«Non ti preoccupare, sappiamo come fare», gli dicono i genitori. E così preparano un’abbondante scorta di baci. A Zeb, quando si sentirà triste, basterà aprire la scatola e prendere un fogliettino con su i baci di mamma e papà. La scorta di baci consolerà non solo Zeb ma anche molti suoi compagni di viaggio.

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Pappamolla

Pappamolla Book Cover Pappamolla
Stephanie Blake
Babalibri
Il coniglietto Simone ha fabbricato un altissimo razzo. All'improvviso la sua costruzione crolla e finisce rumorosamente sul pavimento. Il papà e la mamma chiedono a Simone di fare silenzio per non svegliare il fratellino che sta dormendo.
Simone è arrabbiato, non può credere che il piccolo Pappamolla, il soprannome che ha dato al nuovo arrivato, rimarrà a casa sua per sempre!
Ma di notte, nel suo letto, il piccolo coniglio è certo e sicuro di essere circondato da un'infinità di lupi cattivi che vogliono mangiarlo. All'improvviso sente degli strani versi provenire dalla camera affianco. E' Pappamolla! Simone prende il fratellino con sé, deciso a difenderlo dai grandi e spaventosi lupi cattivi. 
"La storia è costruita su un'iniziale condivisione del sentimento di gelosia provato da Simone e dalla successiva svolta affettiva e responsabile, da buon fratello maggiore.
Molto apprezzate dai bambini le parole scelte (come nel caso di "Caccapupù", anche il soprannome "Pappamolla" ha un suono che diverte), le parole riferite ai suoni (come il "badabum" del razzo che cade per terra, che suggerisco di leggere alzando leggermente la voce e scandendo bene BA-DA-BUUUM) e l'immaginare i lupi nascosti nella notte."

Non è colpa di Simone se il razzo che ha costruito cade per terra! “Sssst!” dice la mamma. “Cerca di giocare un po’ in silenzio. C’è un bambino piccolo in casa”. Simone va nella camera del bebè: “Tornatene a casa tua, Pappamolla”, gli dice. “Papà, papà, quando ritorna in ospedale Pappamolla?” chiede al suo papà. Ma non è previsto che Pappamolla se ne vada da casa. Anzi, sembra proprio che rimarrà. E per sempre!

Il coniglietto Simone ha fabbricato un altissimo razzo. All’improvviso la sua costruzione crolla e finisce rumorosamente sul pavimento. Il papà e la mamma chiedono a Simone di fare silenzio per non svegliare il fratellino che sta dormendo.

Simone è arrabbiato, non può credere che il piccolo Pappamolla, il soprannome che ha dato al nuovo arrivato, rimarrà a casa sua per sempre!
Ma di notte, nel suo letto, il piccolo coniglio è certo e sicuro di essere circondato da un’infinità di lupi cattivi che vogliono mangiarlo. All’improvviso sente degli strani versi provenire dalla camera affianco. E’ Pappamolla! Simone prende il fratellino con sé, deciso a difenderlo dai grandi e spaventosi lupi cattivi. 
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Il pancione della mamma

Il pancione della mamma Book Cover Il pancione della mamma
Jo Witek
Gallucci

Tu sei lì. Dentro la pancia della mamma. Io sto qui fuori, davanti il pancione della mamma. Ti aspetto.

Un dolcissimo ed elegante albo illustrato dedicato ai bambini in attesa della nascita di un fratellino (o sorellina).
Molto suggestivo e delicato, il libro di Jo Witek e Christine Roussey si propone come un garbato accompagnamento emotivo, ma anche come uno spunto per poter poi affrontare e soddisfare, insieme ai genitori, tutte le domande che spontaneamente nascono nella mente di un bimbo durante la fase della gravidanza della mamma.

La piccola protagonista del libro racconta, con un linguaggio tenero e poetico, le emozioni e le piccole osservazioni di fronte alla pancia materna che cresce. E lo fa dialogando direttamente ed affettuosamente con la sorellina che sta per nascere, colmandola di dolci attenzioni.
Nelle grandi doppie pagine, nove come i mesi della gestazione, si vede nella facciata di sinistra la pancia che diventa via via più grande, e nella facciata di destra la sorella maggiore, ridente e birichina, che aspetta, impegnata nelle sue mansioni più o meno quotidiane. Sul pancione è ritagliata una finestrella, di forme sempre diverse, che, una volta aperta, svela il bebè che cresce, che fa capriole, nuota e si ciuccia il dito.
La bambina si pone con entusiasmo ed impazienza nei confronti dell’attesa della nascita, è accogliente e rassicurante.
Vengono toccati aspetti della gravidanza così come la piccola li percepisce: il nutrimento attraverso il cordone ombelicale (“è la mamma che ti nutre come per magia“), il liquido amniotico (“fai il bagnetto in un’acqua calda e dolce“), i movimenti del feto (“facevi gobbe sulla pancia della mamma come un dromedario in mezzo al deserto”), la capacità del bimbo in pancia di percepire i suoni esterni, e via così…..Tanti spunti che aprono la strada ad un dialogo tra bambino e genitore e che aiutano nella condivisione di un momento magico e delicato.
La gravidanza della mamma, infatti, è un periodo che spesso viene sottovalutato; sovente le preoccupazioni dei genitori sono più orientate verso le gelosie che possono subentrare dopo la nascita, dimenticando che anche i precedenti nove mesi possono essere difficili. Il bambino infatti inizia a percepire il cambiamento, comincia a maturare domande dentro di sè e i timori, magari inconsci, iniziano a manifestarsi.
Una delle vie, a mio parere migliori, per affrontare l’inevitabile disagio psicologico che deriva dal diventare fratelli maggiori, è proprio quella della condivisione: rendere il bambino partecipe fin dai primi momenti della gestazione aiuta a predisporlo positivamente, a farlo sentire importante e non dimenticato. Così il bambino impara che la nascita riguarda anche lui, che è qualcosa di buono e importante per tutta la famiglia.
Proprio questo è, secondo me, il pregio principale di questo albo: la tenera protagonista vive l’attesa in maniera partecipata, viva, gioiosa e curiosa. Una lettura, quindi, che infonde sentimenti positivi.

Ammetto che inizialmente, durante l’analisi del libro, ho avuto perplessitò riguardo al fatto di non trovare alcun cenno alle emozioni ambivalenti o negative che un bambino può provare durante i nove mesi, emozioni che invece si ritrovano in altre belle pubblicazioni sullo stesso tema. Non credo però che sia stata intenzione delle autrici negarle, è probabile che l’albo sia stato semplicemente pensato come una lettura positiva e tranquillizzante, demandando poi ai genitori la gestione di eventuali sentimenti meno luminosi e affettuosi. Nella convinzione che tali negatività possono essere ridotte se fin dai primi giorni si tiene un livello di condivisione sereno.
E’ estremamente rassicurante e felice anche la chiusura della storia, con la protagonista divenuta finalmente sorella maggiore che stringe la piccola neonata tra le braccia orgogliosa, serena ed emozionata (ma non prendetevela troppo se non accade esattamente così!)

Tu sei lì. Dentro il pancione della mamma. Io sto qui fuori, davanti il pancione della mamma. Ti aspetto.

Tu dentro…io davanti.

Un dolcissimo ed elegante albo illustrato dedicato ai bambini in attesa della nascita di un fratellino (o sorellina).
Molto suggestivo e delicato, il libro di Jo Witek e  C. Roussey si propone come un garbato accompagnamento emotivo, ma anche come uno spunto per poter poi affrontare e soddisfare, insieme ai genitori, tutte le domande che spontaneamente nascono nella mente di un bimbo durante la fase della gravidanza della mamma.

La piccola protagonista del libro racconta, con un linguaggio tenero e poetico, le emozioni e le piccole osservazioni di fronte alla pancia materna che cresce. E lo fa dialogando direttamente ed affettuosamente con la sorellina che sta per nascere, colmandola di dolci attenzioni.
Nelle grandi doppie pagine, nove come i mesi della gestazione, si vede nella facciata di sinistra la pancia che diventa via via più grande, e nella facciata di destra la sorella maggiore, ridente e birichina, che aspetta, impegnata nelle sue mansioni più o meno quotidiane. Sul pancione è ritagliata una finestrella, di forme sempre diverse, che, una volta aperta, svela il bebè che cresce, che fa capriole, nuota e si ciuccia il dito.
La bambina si pone con entusiasmo ed impazienza nei confronti dell’attesa della nascita, è accogliente e rassicurante.
Vengono toccati aspetti della gravidanza così come la piccola li percepisce: il nutrimento attraverso il cordone ombelicale (“è la mamma che ti nutre come per magia“), il liquido amniotico (“fai il bagnetto in un’acqua calda e dolce“), i movimenti del feto (“facevi gobbe sulla pancia della mamma come un dromedario in mezzo al deserto”), la capacità del bimbo in pancia di percepire i suoni esterni, e via così…..Tanti spunti che aprono la strada ad un dialogo tra bambino e genitore e che aiutano nella condivisione di un momento magico e delicato.
La gravidanza della mamma, infatti, è un periodo che spesso viene sottovalutato; sovente le preoccupazioni dei genitori sono più orientate verso le gelosie che possono subentrare dopo la nascita, dimenticando che anche i precedenti nove mesi possono essere difficili. Il bambino infatti inizia a percepire il cambiamento, comincia a maturare domande dentro di sè e i timori, magari inconsci, iniziano a manifestarsi.
Una delle vie, a mio parere migliori, per affrontare l’inevitabile disagio psicologico che deriva dal diventare fratelli maggiori, è proprio quella della condivisione: rendere il bambino partecipe fin dai primi momenti della gestazione aiuta a predisporlo positivamente, a farlo sentire importante e non dimenticato. Così il bambino impara che la nascita riguarda anche lui, che è qualcosa di buono e importante per tutta la famiglia.
Proprio questo è, secondo me, il pregio principale di questo albo: la tenera protagonista vive l’attesa in maniera partecipata, viva, gioiosa e curiosa. Una lettura, quindi, che infonde sentimenti positivi.

Ammetto che inizialmente, durante l’analisi del libro, ho avuto perplessitò riguardo al fatto di non trovare alcun cenno alle emozioni ambivalenti o negative che un bambino può provare durante i nove mesi, emozioni che invece si ritrovano in altre belle pubblicazioni sullo stesso tema. Non credo però che sia stata intenzione delle autrici negarle, è probabile che l’albo sia stato semplicemente pensato come una lettura positiva e tranquillizzante, demandando poi ai genitori la gestione di eventuali sentimenti meno luminosi e affettuosi. Nella convinzione che tali negatività possono essere ridotte se fin dai primi giorni si tiene un livello di condivisione sereno.
E’ estremamente rassicurante e felice anche la chiusura della storia, con la protagonista divenuta finalmente sorella maggiore che stringe la piccola neonata tra le braccia orgogliosa, serena ed emozionata (ma non prendetevela troppo se non accade esattamente così!)

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